La Stagione primaverile rappresenta per molti quella più idonea per intraprendere una dista per il recupero del peso forma.
Numerosi saranno i consigli degli amici o i suggerimenti di tanti più o meno addetti ai lavori che proporranno la loro ricetta per ottenere in tempi brevi e con facilità il recupero di un peso più consono alle proprie esigenze.
Numerose sono le Diete proposte che promettono miracoli: ( dalle diete sui giornali, alla dieta anticolesterolo, la dieta a punti, dieta a zone, dieta del minestrone, dieta del gruppo sanguigno, dieta delle combinazioni alimentari, dieta vegetariana, “dieta Dukan”, “dieta Montignac”, dieta del riso o del panino, dieta herbalife, dieta last minute, dieta low cost, dieta macrobiotica, dieta weight watchers, dieta anti cellulite, preparati contenenti cocktail di farmaci, tisane dimagranti.). Questo un piccolo elenco di offerte proposte e pubblicizzate su internet che permetterebbe con facilità di rimettersi facilmente al passo con la bilancia.
Ma siamo proprio sicuri che tutti questi tipi di diete, anche se capaci di farci calare di peso, e ciò è tutto dimostrare…, producono effetti benefici per il nostro organismo?
L’organismo umano, soprattutto se sano, è molto resistente agli insulti esterni, anche quando viene trattato come un cestino dove si può buttare dentro qualsiasi cosa e alla rinfusa, anche se giustificato dall’obiettivo del raggiungimento di un risultato positivo.
Ma bisogna stare molto attenti soprattutto quando la macchina dell’organismo umano non è più così efficiente per problemi cardiologici, renali, epatici, intestinali, endocrini etc.. perché in quel caso un’alimentazione scorretta può favorire l’instaurarsi o il riacutizzarsi di processi patologici.
Ma allora c’è da chiedersi: è giustificata questa corsa al mantenimento del peso forma? E quali sono le motivazioni che ci devono spingere al raggiungimento di questo obiettivo? E non posso che rispondere dicendo che è importantissimo mantenere sempre il peso forma e che le motivazioni che ce lo impongono sono legate al fatto che un peso eccessivo , se mantenuto per lungo tempo, può dare luogo a numerosi problemi fisici e psico-sociali.
Da un punto di vista fisico, numerosi studi hanno dimostrato una correlazione tra eccesso di peso e maggior rischio di mortalità, con possibile rischio di mortalità doppio rispetto al soggetto normale se il peso dell’individuo sia del 40% superiore a quello ideale. E’ stato calcolato che la presenza di diabete è circa tre volte più elevata nei soggetti obesi rispetto a quelli normopeso; questa tra l’altro è una malattia molto frequente in Sardegna e comporta molte gravi complicazioni mediche quali cecità, malattie cardiovascolari, ictus cerebrale, impotenza, insufficienza renale. Di ipertensione arteriosa ne soffre il 40- 50% degli obesi e ad essa si associa anche l’aumento del colesterolo nel sangue, che insieme all’aumento della glicemia generano un quadro di cosiddetta “Sindrome Metabolica” che è responsabile di un’ aumento del rischio di ictus, di infarto miocardio e di malattie renali.
Purtroppo è da segnalare anche, che l’alta obesità si accompagna a un incremento del rischio di Cancro del 33% negli uomini e del 55% per le donne. Negli uomini si ha una maggior frequenza di cancro a livello dello stomaco, del colon, del retto e del pancreas, mentre nelle donne a livello della colecisti, delle mammelle e dell’utero e delle ovaie. Così come si devono segnalare l’aumento della frequenza nelle malattie respiratorie, osteo-articolari, della gotta, della calcolosi renale e della colecisti; infine vi è un’aumento del rischio di complicanze durante la gravidanza e il parto oltrechè durante gli interventi chirurgici.
I pazienti obesi hanno maggiori difficoltà anche nel sociale, basta pensare ai bambini obesi che tendono ad essere derisi e isolati dai propri coetanei, vengono esclusi dalle attività sportive extrascolastiche; gli adulti obesi hanno più difficoltà a trovare un impiego e nelle donne questa discriminazione è ancora più accentuata.
Inoltre soffrono di numerosi problemi psicologici che non sono la causa dell’obesità bensì la conseguenza. Si va da quadri di insofferenza e insoddisfazione della propria immagine corporea a quadri di scarsa autostima che può portare a diete drastiche senza successo e il conseguente instaurarsi di quadri di bulimia e dei conseguenti quadri di disturbi del comportamento alimentare.
Ho cercato di mettere in risalto gli effetti negativi di una condizione che ingiustamente viene ritenuta come una semplice condizione di inestetismo, ma che comunque, se vogliamo , abbiamo la possibilità di prevenire ed evitare.
Come? Attuando un’alimentazione corretta quantitativamente e qualitativamente come quella raccomandata nella Dieta Mediterranea che proprio per le sue caratteristiche, e per la sua capacità dimostrata scientificamente di prevenire tutti questi danni, il 16 Novembre 2010 è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco.